(Parte Prima)
I più grandi (come me) cresciuti a pane e cartucce Atari vedono questo 2011 come un anno molto particolare. Come sta cambiando il mondo dei videogames? Come si (video)gioca oggi? Facciamo un passo indietro, siamo alla fine degli anni ’70 i videogames arrivano nelle nostre case e sembrano prodigi tecnologici che meritano senza dubbio un posto di rispetto nel nostro salone. Questi primi esemplari, dall’aspetto non sempre entusiasmante, sfornano immagini composte da una manciata di bit che ci lasciano a bocca aperta, ed è proprio con quei pixel sparsi apparentemente a caso sullo schermo che ci siamo costruiti i nostri mondi e vissute le nostre prime avventure videoludiche.
Da allora la crescita costante del mercato ha portato poi alla crisi del 1983 e di conseguenza un mondo dei videogiochi saturo di troppe console, personal computer e giochi. Ci ha pensato Nintendo qualche anno più tardi a risollevare il mercato in crisi con il lancio delle sue console casalinghe a 8 e poi a 16 bit (NES e SNES) e con il famosissimo Gameboy, la console portatile, che ci ha consentito di portare in tasca il nostro hobby preferito.
Pensate che di questo piccolo gioiello, ormai diventato un oggetto da collezione ne sono stati venduti circa 120 milioni, un successo planetario!
Da quei primi anni ’90 ad oggi per il mondo dei videogames è stata una cavalcata trionfale, sono arrivate:
- tra le piattaforme meno conosciute al grande pubblico segnaliamo il Saturn e di Sega che ormai per colpa della poche vendite (ma non dell’ottima qualità di alcuni suoi titoli) della sua ultima console, il Dreamcast, non produce più macchine da gioco.
- la PlayStation di Sony, ormai diventata sinonimo di console, arrivata alla sua terza versione sempre sulla cresta dell’onda
- la Microsoft entrata anche lei, nel panorama affollato dei videogiochi, ha presentato 6 anni fa l’Xbox360 versione aggiornata e potenziata della precedente Xbox con la quale aveva avuto non poche difficoltà. L’Xbox 360 si contende il secondo posto delle vendite con la rivale PlayStation3.
- sul gradino più alto del podio c’e’ ancora la casa di Kyoto, Nintendo, che ha portato le sue 3 versioni della console portatile Nintendo DS e la controparte casalinga Wii (che ci fa divertire e muovere davanti allo schermo) negli zainetti e nelle case di ben 240 milioni di persone.
Questo velocissimo riassunto di una storia trentennale che approfondiremo prossimamente, ci porta al 2011 e ci fa ri-prendere la domanda iniziale: sta cambiando il nostro mondo di videogiocatori?
L’ultimo arrivato sul mercato è stato qualche mese fa il Nintendo 3DS, ultima incarnazione della portatile giapponese che ci permette di giocare in 3d senza quei fastidiosi occhialini che indossiamo al cinema. Come quasi tutte le nuove tecnologie anche il 3DS è ancora acerbo, infatti Nintendo stessa la sconsiglia ai bambini fino ai 6 anni, ed inoltre crea qualche mal di testa per chi gioca troppo a lungo.
Non sono solo questi i problemi che sta incontrando il 3DS nei suoi primi mesi di vita, i giochi che hanno accompagnato la sua uscita sono stati pochi e non certo eccezionali, manca inoltre il browser per la navigazione internet ed il negozio online dove acquistare altri giochi per arricchire la nostra collezione. Siamo certi però che mamma Nintendo saprà colmare queste lacune nei prossimi mesi, noi intanto aspettiamo fiduciosi e tendiamo l’orecchio anche a notizie provenienti dalla rivale Sony per l’erede della fortunata PSP (Playstation Portable), il suo nome provvisorio in codice è NGP (Next Generation Portable) e dovrebbe uscire nel 2012. Le specifiche tecniche di NGP parlano di schermo da 5 pollici sensibile al tocco, accelerometro, giroscopio, due fotocamere, Bluetooh, GPS, ma…non somiglia ad uno smartphone famosissimo con il logo della mela? Ebbene si parliamo proprio dell’iPhone che strizza l’occhio alle console portatili e prova a convincerci che si può videogiocare con 99 centesimi.
Il nostro spazio termina qui, nella prossima puntata cercheremo di approfondire questo tema, se avete domande, curiosità, suggerimenti scriveteci a: marcos[at]ilmacaone.it