Adattamento fisiologico: processo evolutivo per il quale un organismo adatta le strutture fisiche e chimiche del proprio corpo all’ambiente in cui vive.

 

Ampolle di Lorenzini: ampolle ripiene di gelatina elettrosensibile collegate al mondo esterno attraverso dei piccoli fori, posti sul muso degli squali. Servono a captare i deboli campi elettrici prodotti dalle prede che si trovano nelle vicinanze. Sono particolarmente utili quando la preda è nascosta o mimetizzata.

Areale: o “area di distribuzione”. È l’area interessata dalla presenza, costante o stagionale, di una specie (animale o vegetale).

 

Bentonico: relativo al bèntos, ovvero al complesso degli organismi acquatici che vivono in stretta relazione con il fondale. Si contrappone a pelagico.

 

Branchie: organi respiratori caratteristici di numerosissimi animali acquatici e di alcuni animali terrestri. Possono avere forme diverse, ma la funzione è quella di favorire lo scambio gassoso con l’ambiente, in particolare assorbire l’ossigeno ed espellere l’anidride carbonica, grazie al semplice meccanismo di diffusione.

 

Capsula ovigera: ovigerastruttura acellulare molto resistente che accoglie e protegge le uova e gli embrioni dagli agenti esterni e dai predatori.

 

Cartilagineo: fatto di cartilagine, un tessuto connettivo di sostegno specializzato. È costituito da cellule dette condrociti, che sono immerse in una sostanza amorfa intercellulare costituita da fibre di collagene e da una matrice amorfa gelatinosa. Una delle caratteristiche che rendono la cartilagine molto flessibile è la presenza di una notevole quantità d’acqua nella matrice.

 

Classe: categoria tassonomica che raggruppa diversi Ordini che hanno caratteristiche affini.

 

Cloaca: apertura situata sulla superficie ventrale di alcuni animali, come anfibi, rettili e uccelli, attraverso la quale vengono espulsi i prodotti di scarto della digestione e del metabolismo, e attraverso la quale avviene la fecondazione (direttamente o indirettamente).

 

Convergenza evolutiva: fenomeno evolutivo per il quale due specie diverse (spesso molto lontane dal punto di vista filogenetico) hanno sviluppato organi, forme, e/o comportamenti molto
simili. Spesso le due specie convergenti si somigliano tantissimo. La causa di tale somiglianza è dovuta al fatto che l’ambiente in cui vivono le due specie opera lo stesso tipo di pressione selettiva, alla quale animali diversi spesso rispondono nello stesso modo.

 

Copula: In zoologia, congiungimento sessuale di due individui di sesso diverso a fini riproduttivi.

 

Corrente ascensionale: flusso di aria che si alza verticalmente.

 

Crateri da impatto: I crateri da impatto sono dovuti alla caduta di meteoriti, che raggiungono la superficie a velocità elevatissime, anche ad oltre 100000 km/h! In seguito all’urto il meteorite si disintegra e scava una depressione attorno a cui si depositano materiali, che costituiscono il contorno in rilievo del cratere.

 

Criptografia: come suggerisce la parola stessa, che è di origine greca e significa “scrittura segreta”, la criptografia è una tecnica antichissima di scrittura in codice che ha lo scopo di rendere incomprensibile il messaggio scritto con questa tecnica a chiunque tranne a chi conosce la chiave segreta per decifrare il codice. Nei secoli queste tecniche sono diventate sempre più evolute e complesse, e oggi ancora di più grazie all’uso di raffinata tecnologia, cioè potentissimi computer, e di metodi presi in prestito dalla fisica teorica.
Anche senza accorgercene usiamo la criptografia nella vita di tutti i giorni, per esempio quando facciamo acquisti su internet per essere sicuri che nessun altro possa leggere il numero della nostra carta di credito,  o quando mandiamo sms o email. Attenzione però: nessun codice è impossibile da decifrare, a volte è solo molto molto difficile!

 

Cute: la pelle, o cute, è un organo costituito da diversi tessuti che riveste l’intero corpo umano, e ne assicura la protezione. Sulla sua superficie sono presenti pori, solchi, pieghe (come ad esempio le pieghe strutturali e di movimento) e rilievi che possono essere transitori, come la pelle d’oca, oppure permanenti. Fanno parte della cute anche le ghiandole sudorali, che producono il sudore, le ghiandole sebacee, che producono il sebo, l’apparato pilifero, cioè peli e capelli, e le unghie. Come tutte le cellule del nostro organismo anche le cellule cutanee sono caratterizzate da un ciclo di vita le cui caratteristiche dipendono dall’età. Infatti è proprio dall’età che dipende la velocità con cui le vecchie cellule vengono completamente sostituite dalle nuove. Ad esempio a 18 anni la pelle impiega meno di tre settimane per rinnovarsi completamente (a 50 anni ne impiega circa 10) e con il passare del tempo questo processo rallenta e la pelle “invecchia” diventando più fragile e sottile. Esistono fattori esterni, come il danno provocato dal sole o da escoriazioni, che sono in grado di indurre un’accelerazione del processo di rigenerazione cellulare. Questo da una parte assicura il ripristino immediato della barriera epidermica, ma dall’altro ne velocizza il processo di invecchiamento. La pelle è composta fondamentalmente da tre tipi di tessuto: l’epidermide, il derma e l’ipoderma.

 

Denticoli dermici: sono detti anche scaglie placoidi, e rivestono la pelle degli squali. La loro funzione è senz’altro protettiva, ma è soprattutto quella di costituire una superficie
notevolmente idrodinamica. Il tessuto di cui sono costituiti è lo stesso che forma i denti (da cui il nome), ovvero polpa, dentina e smalto.

 

Derma: Il derma è lo strato intermedio della cute, da un lato è separato dall’epidermide da una sottile lamina, detta membrana basale, e dall’altro poggia su un cuscinetto di grasso detto tessuto adiposo o ipoderma. Esso è costituito dal tessuto connettivo, ovvero da cellule e fibre immerse in un tessuto intercellulare detto sostanza fondamentale, in cui si trovano vasi sanguigni, nervi e le varie ghiandole (pilo-sebacee e sudoripare). Il derma ha inoltre la funzione fondamentale di nutrire e sostenere l’epidermide.
Il suo spessore può variare all’incirca da 1 a 4 mm, per esempio rispettivamente nelle zone del cuoio capelluto e del dorso. Anche il derma ha caratteristiche differenti in base alla sua profondità, infatti dall’alto verso il basso si può dividere a sua volta in due fasce con funzioni differenti e che si differenziano per la diversa presenza di cellule, fibre e piccoli vasi: la prima è ricca di cellule e vasi con fibre sottili dove avvengono gli scambi nutritivi con l’epidermide e l’ultima ricca di fibre molto spesse che formano grossi fasci organizzati in modo tale da fornire il sostegno necessario all’epidermide. Queste caratteristiche del derma sono dovute ai suoi costituenti fondamentali: il collagene, che assicura robustezza alla pelle, l’elastina, che la rende elastica e la sostanza fondamentale, che ha funzioni di cementante.

 

DNA: DNA è la sigla con la quale comunemente si indica l’acido desossiribonucleico, presente in tutti gli esseri viventi (virus inclusi!). Nel DNA, che si trova prevalentemente nel nucleo delle cellule, sono contenute tutte le informazioni che riguardano i caratteri ereditari e il corretto funzionamento dell’organismo, ovvero come siamo fatti, come cresceremo e, in casi di danneggiamento, se avremo gravi malattie.
Negli esseri umani, e in altri esseri viventi complessi, il DNA è il componente fondamentale dei cromosomi (noi ne abbiamo 23 coppie) che a loro volta contengo i geni.
Il nostro patrimonio genetico è determinato, cioè è scritto nel DNA che ereditiamo in parti uguali dai nostri genitori e che allo stesso modo trasmettiamo ai nostri figli. Uno dei più grandi successi della scienza degli ultimi anni (ci si lavora ancora tanto e nel futuro sempre di più) è stata la decifrazione di questo complessissimo codice di informazioni, che oltre alla sempre maggiore conoscenza delle nostre caratteristiche è e sarà sempre più fondamentale per la cura di molte malattie che oggi non sono ancora inguaribili.

 

Drogaggio: Il principale motivo di successo dei semiconduttori in elettronica è dovuta alla realtiva facilità di drogarli, cioè di cambiare, talvolta drasticamente le caratteristiche di un materiale, semplicemente, inserendo in modo controllato delle impurità. Queste impurità o droganti, come vengono spesso chiamati, sono in genere atomi diversi da quelli che costituiscono il materiale in questione, alterandone alcune caratteristiche come, ad esempio, la conduttività. Prendiamo l’esempio del silicio (fondamentale in elettronica, ma anche per il processo fotovoltaico): i) che può essere drogato da (cioè alcuni dei suoi atomi possono essere sostituiti da) atomi di boro che ha un elettrone in meno del silicio, quindi si avrà un materiale con un eccesso di buche, di lacune – stiamo parlando di un semiconduttore di tipo p; ii) il silicio può essere drogato anche da atomi come fosforo o arsenico che presentando un elettrone esterno in più del silicio, creeranno un materiale con eccesso di elettroni, dunque un semiconduttore di tipo n.
Il drogaggio cambia le caratteristiche di un semiconduttore in maniera drastica, ad esempio la conduttività può cambiare di un fattore 1 miliardo, cosa non possibile con un metallo, la cui conduttività non può essere variata a piacere. Grazie a questa flessibilità oggi i semiconduttori (drogati) sono alla base di tutta l’elettronica, il fotovoltaico e altri effetti correlati come la fotocatalisi.

 

Elettrone: E’ una particella subatomica con carica elettrica negativa che, non essendo composta da altre particelle conosciute, si ritiene essere una particella elementare. Insieme a protone e neutrone, è parte della struttura degli atomi, e sebbene contribuisca per meno dello 0,06% alla massa totale dell’atomo è responsabile delle sue proprietà chimiche: i legami chimici tra atomi infatti si instaurano in base alla condivisione o alla cessione di elettroni. La maggior parte degli elettroni presenti nell’universo è stata creata durante il Big Bang. In molti fenomeni fisici, in particolare nell’elettromagnetismo e l’elettrone ha un ruolo essenziale: è responsabile della conduzione di corrente elettrica e calore, il suo movimento genera il campo magnetico e la variazione della sua energia è responsabile della produzione di fotoni.

 

Emisferi lunari: L’emisfero rappresenta metà di una sfera, per quanto riguarda la luna i due emisferi, vengono distinti in base alla loro visibilità dalla Terra, in emisfero visibile e emisfero nascosto.

 

Endemico:si dice di specie animali e vegetali esclusivi di un area circoscritta.
Endorfina: Le endorfine sono sostanze costituite da un insieme di amminoacidi che vengono prodotte nel nostro cervello e in quello di tutti i mammiferi. Quando il cervello è sottoposto a particolari stimoli nervosi o in presenza di pesanti attività fisiche esso produce endorfine che funzionano come una difesa dell’organismo dal dolore. In realtà non è il loro unico ruolo, infatti, hanno anche una funzione fondamentale nei processi di apprendimento e di memorizzazione o nella regolazione del sonno e della fame perché riguardano in generale la sfera delle sensazioni di benessere, di eccitazione o del buon umore (o ovviamente del viceversa.)
Quando si fa sport, dopo una corsa ad esempio, il cervello rilascia queste sostanze che una volta messe in circolo producono quel piacevole effetto di allegria e soddisfazione che tutti conosciamo!

 

Epidermide: L’epidermide è la parte della pelle più esterna. Le due funzioni principali dell’epidermide sono quelle di fornire una barriera protettiva contro gli insulti esterni (raggi solari, microorganismi, insulti meccanici e chimici) e di evitare la disidratazione dell’organismo. E’ costituita da 4 strati: basale, spinoso, granuloso e corneo, ma ne ha anche un quinto nelle zone dei palmi delle mani e delle piante dei piedi: lo strato lucido.
Ognuno di questi strati ha caratteristiche e funzioni differenti; al primo e al secondo è affidato il compito del rinnovamento cellulare, nel terzo e nell’ultimo, direttamente a contatto con l’esterno, avviene l’importante processo di cheratinizzazione.

 

Equazione differenziale: è la formula matematica che permette di conoscere, a partire da un certo stato iniziale, lo stato del sistema in tutti gli istanti successivi.

 

Errore di misura:  quando si misura una grandezza fisica inevitabilmente si commettono degli errori. In questo caso la parola errore non significa “sbaglio”, ma più “incertezza” perché per quanto attenti si possa essere durante la misura lo strumento che si usa non può essere infinitamente preciso. Ma gli errori si possono misurare con grande precisione e si possono rendere sempre più piccoli con l’introduzione di nuove tecnologie sempre più precise.

 

Eterocerca: aggettivo che sta ad indicare che i due lobi della pinna caudale di un pesce sono differenti in forma e dimensione (coda eterocerca). Dal greco héteros, diverso, e kérkos, coda.

 

Evoluzione: In biologia, con il termine evoluzione, si intende il progressivo ed ininterrotto accumularsi di modificazioni successive, fino a manifestare, in un arco di tempo sufficientemente ampio, significativi cambiamenti negli organismi viventi. Questo processo si basa sulla trasmissione del patrimonio genico di un individuo ai figli e sulla comparsa in esso di piccole variazioni casuali (dette mutazioni), che determinano caratteristiche differenti. Sebbene i cambiamenti tra una generazione e l’altra siano generalmente piccoli, il loro accumularsi nel tempo può portare un cambiamento sostanziale nella popolazione, attraverso ad esempio i fenomeni di selezione naturale. La teoria
dell’evoluzione delle specie è uno dei pilastri della biologia moderna. Nelle sue linee essenziali, è riconducibile all’opera di
Charles Darwin, che vide nella selezione naturale il motore fondamentale dell’evoluzione sulla Terra.
La riproduzione degli organismi non è perfetta. Ogni copia del materiale genetico può avere degli errori (mutazioni). Inoltre, nella maggior parte degli organismi, i geni di due genitori si combinano in modo nuovo nei figli (ricombinazione). Per questo motivo i figli non sono mai uguali ai genitori, e i nipoti sono ancora più diversi dai nonni, e così via.
Quando si dice ‘evoluzione’, in biologia, si intende semplicemente questo: che le caratteristiche degli individui di una generazione sono diverse da quelle delle generazioni precedenti e successive. Anche se le differenze vengono fuori per caso, l’evoluzione non è affatto casuale. La selezione naturale fà sì che, nel tempo (decine, centinaia, migliaia, milioni di generazioni) alcune caratteristiche si perfezionino, altre scompaiano in quanto non efficienti, altre ancora vengono aggiunte, di solito attraverso il ‘riciclaggio’ di caratteristiche già presenti. Il processo attraverso cui la selezione naturale genera combinazioni genetiche efficienti e coordinate si chiama adattamento. Sebbene i cambiamenti tra una generazione e
l’altra siano generalmente molto piccoli, il loro accumularsi nel tempo può portare a cambiamenti enormi. Inoltre gruppi di individui che vivono in aree diverse, o iniziano, per le loro caratteristiche, a condurre ‘stili di vita’ diversi possono accumulare differenze, e diventare specie diverse. L’evoluzione è il processo che ha generato tutta la varietà e diversità degli esseri viventi.
“e, mentre questo pianeta ha continuato a roteare seguendo le
immutabili leggi di gravità, da un inizio così semplice infinite
forme, sempre più belle e meravigliose, si sono evolute e tuttora si
evolvono.”

Charles Darwin “L’Origine delle Specie”

 

Famiglia: categoria tassonomica che raggruppa diversi Generi che hanno caratteristiche affini.

 

Flavonoidi: sono prodotti naturali che si trovano principalmente nelle piante dove svolgono un ruolo di pigmenti vegetali. Presenti nel tè verde, nel vino rosso, nei frutti di bosco, nelle prugne, nelle cipolle e nei cavoli, hanno un’azione antiossidante, antibatterica e contro la fragilità capillare.

 

Fotone: Deriva dal greco e significa luce. E’ l’unità elementare, priva di carica elettrica e di massa, che si propaga alla velocità della luce (circa 300.000 km/s) e trasmette la forza elettromagnetica. La luce, le onde radio, le microonde, i raggi gamma o il laser sono tutti esempi di onde elettromagnetiche o fotoni.

 

Funzione esponenziale: si chiama “potenza” di un numero  a  con esponente x  il numero a^x definito dal prodotto di a per se stesso per x volte, ad es. 2^3 = 2 ⋅ 2 ⋅ 2 = 8, il numero a si chiama base e il numero x esponente. Quando la base è fissata e ne conosciamo il valore mentre varia solo il valore dell’esponente parliamo di funzione esponenziale: y = a^x.   questa equazione, o funzione esponenziale, ha delle caratteristiche molto importanti. La prima è che scelto il valore della base, che sia maggiore o minore di 1, questa funzione, al variare di x, è sempre crescente o decrescente e lo è sempre più velocemente di qualsiasi altra funzione di x! Per questo a volte si parla di andamento esponenziale o crescita esponenziale. In particolare se ne parla quando si vuole sottolineare che ci si riferisce a una crescita che aumenta straordinariamente e sempre con un incremento costante. Infatti un’altra proprietà particolare è che in intervalli di uguale grandezza il valore della funzione varia di uguale fattore.
Sono quindi funzioni adatte a descrivere processi di crescita o di decadimento, nei quali la grandezza osservata varia di uguale fattore in intervalli temporali di uguale lunghezza.
La sua funzione inversa si chiama logaritmo: data una potenza insieme alla sua base, esse permettono di determinare l’esponente.

 

Gap: Abbiamo visto che gli elettroni devono per forza occupare determinati stati caratterizzati da precise configurazioni e precisi livelli energetici. Tali livelli, diversi per ogni sistema, vengono riempiti dagli elettroni, a partire dal livello più basso, salendo in energia, fino a esaurimento degli elettroni. Immaginiamo adesso di voler dare un po’ di energia ad un elettrone, per farlo salire di livello. Due casi sono possibili: i) se una energia piccola a piacere può essere ceduta a un elettrone per salire di livello, significa che al di sopra dei livelli energetici occupati si estende una infinità di livelli vuoti (molto fitti, quasi continui) che possono ospitare elettroni, pertanto non c’è nessuna zona proibita – siamo in presenza di un metallo; ii) se invece bisogna dare un energia superiore a un certa energia di soglia, chiamiamola Eg (perché altrimenti non succede niente) affinché un elettrone salga di livello, significa che esiste una banda proibita, chiamata gap, dentro la quale gli elettroni non possono sostare – siamo in presenza di un isolante. Il secondo caso descritto è anche quello dei semiconduttori, dove però la gap è abbastanza piccola da permettere il drogaggio. Tornando all’esempio del parcheggio è come se nel caso dei sistemi non isolanti i diversi piani siano ammassati l’uno sul’altro senza spazio tra un piano ed il successivo; il gap è dunque semplicemente lo spazio tra un piano ed il successivo.

 

Genere: categoria tassonomica che raggruppa diverse specie di organismi che hanno caratteristiche affini.

 

Gestazione: periodo durante il quale un embrione si sviluppa all’interno del corpo della madre.

 

GPS: cronimo per l’espressione inglese Global Positioning System, ovvero sistema di posizionamento globale. Attraverso oggetti (detti ricevitori) dotati di antenne in grado di ricevere il segnale emesso dai satelliti, dispositivi come i cellulari sono in grado di ricostruire la propria posizione sulla superficie terrestre, e di sincronizzare i propri orologi con quelli atomici in orbita insieme ai satelliti.

 

Grado di Libertà: è il numero di parametri indipendenti che sono necessari per descrivere la configurazione di un oggetto o un sistema. Se questi parametri sono in numero di n, si dice che il sistema ha n gradi di libertà.
Più l’oggetto che vogliamo descrivere è complesso più aumenta il numero di gradi di libertà. Se ad esempio su un foglio di carta millimetrata vogliamo descrivere la posizione di un punto sono sufficienti le due coordinate cartesiane x e y, quindi questo semplicissimo sistema ha n=2 gradi di libertà.
Se invece adesso il nostro punto lo immaginiamo all’interno di una stanza non bastano più la lunghezza x e l’altezza y per descriverne la posizione, servirà necessariamente la profondità z: ecco che il nostro punto adesso è un sistema con n=3 gradi di libertà. Quando nella stanza i punti di cui vogliamo conoscere la posizione diventano tanti, ad esempio 50, i gradi di libertà del nuovo sistema saranno n= (3 x 50) = 150!
Il numero di gradi di libertà dà quindi l’idea di quanto sia difficile da conoscere il sistema che si sta studiando.

 

Habitat: particolare tipo di ambiente, costituito dal complesso di fauna, flora, suolo e fattori climatici, in cui vive un determinato organismo e che ad esso si è adattato.

Lipidi: sono anche detti grassi e sono macromolecole insolubili in acqua. I ruoli che rivestono i lipidi sono molteplici: liberano una grande quantità di calorie (ogni grammo libera il doppio delle calorie di un grammo di zucchero o proteine); rivestono e quindi proteggono meccanicamente il cuore, il fegato, la milza, i reni; trasportano le vitamine all’interno del nostro corpo; lo strato di grasso sotto la pelle ci protegge dal freddo.

Isotopi: Sono atomi di uno stesso elemento presente sulla tavola periodica, con uguale numero atomico (ovvero il numero di protoni), ma differente numero di massa. Un isotopo dell’Idrogeno (ad esempio il Deuterio) ha dunque un protone come l’Idrogeno, ma è più pesante, perché ha due neutroni.

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Mari lunari: I mari lunari appaiono come macchie scure, che si estendono in aree molto ampie. Sono costituiti da pavimenti pianeggianti di lava solidificata e ricoperti da detriti rocciosi misti a cenere e polveri, detti nel loro insieme “regolite”.

 

Maturità sessuale: stadio di sviluppo raggiunto da un animale a seguito di alcuni cambiamenti fisiologici relativi agli organi sessuali. Raggiunto tale stadio l’animale è in grado di
riprodursi.

 

Melanina: La melanina è una molecola prodotta dai melanociti in organelli specializzati detti melanosomi. A seguito di esposizione a raggi UV, i melanosomi vengono rilasciati dai melanociti ed assorbiti dai keratinociti, le cellule che formano la struttura portante dell’epidermide. Questo processo (che ancora non conosciamo bene), è alla base dell’abbronzatura. E’ interessante notare che, in molti casi, una pigmentazione più scura è associata anche ad abrasioni e cicatrici. Questo è dovuto al fatto che i melanociti tendono a migrare e ad attivarsi in queste zone. Per questo è bene non esporle al sole se si vogliono evitare macchie che possono essere più o meno permanenti. Negli esseri umani ci sono principalmente due tipi diversi di melanina: l’eumelanina e la feomelanina. La prima da una pigmentazione nera, mentre la seconda una rossiccia. L’eumelanina è più efficace nell’assorbire i raggi solari e a proteggere le cellule dagli UV e dai danni dovuti a radicali liberi, mentre la feomelanina è meno efficace nel proteggere la pelle. Le popolazioni di origine europea producono entrambi i tipi di melanina e a seconda di quale viene prodotta di più, singoli individui sviluppano pigmentazioni diverse (persone con capelli rossi o biondi producono più feomelanina e tendono ad avere una carnagione chiara).

 

Melanociti: I melanociti sono cellule della cute, che si trovano soprattutto nello strato basale dell’epidermide e nei bulbi piliferi. I melanociti hanno il compito di produrre la melanina, il pigmento responsabile del colore della pelle.
In genere non ci sono differenze nella distribuzione o densità di melanociti tra i differenti sessi e popolazioni; le differenze di colore della pelle sono dovute solo ai diversi tipi di melanina prodotta e alla diversa attività dei melanociti stessi e non al loro numero che decresce negli anziani ed è assente nei peli bianchi. I melanociti sono cellule che hanno un ciclo cellulare molto lento, che però viene accelerato dai raggi UV. Questa stimolazione comporta la produzione di specie reattive in grado di danneggiare alcune componenti cellulari come il DNA, le proteine e i lipidi.

 

Melatonina: La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale, che si trova nel nostro cervello. La sua secrezione avviene maggiormente durante la notte e via via in quantità minori con l’inizio del giorno. La secrezione e messa in circolo di questa molecola viene fortemente influenzata dal sole, determinando quindi la regolazione del nostro ciclo sonno-veglia, e più in generale dei ritmi vitali di tutti gli esseri viventi.

 

Metodo del carbonio 14 o metodo del radiocarbonio:L’isotopo 14 del carbonio si deposita nei tessuti organici quando questi sono vivi, cessa di essere assorbito quando l’organismo cessa di vivere. Da quel momento in poi inizia a decadere. Dalla misurazione delle concentrazioni dei vari isotopi, conoscendo il tasso di decadimento, si può risalire all’età del campione in questione.

 

Neometamorfosato:individuo appena passato dallo stadio larvale a quello di forma adulta.

 

Neuroni: sono le cellule che costituiscono il sistema nervoso. Sono formate da un corpo centrale detto soma che serve ad elaborare le informazioni ricevute da ramificazioni dette dendriti che percepiscono gli stimoli e li trasmettono direttamente al soma. Le risposte a tali stimoli, sono poi inviate agli organi bersaglio (muscoli, organi interni) attraverso una struttura detta assone o neurite che parte dal soma e raggiunge i bersagli. L’assone è rivestito da una guaina mielinica tranne in alcuni punti detti nodi di Ranvier. Poichè la trasmissione delle risposte deve essere estremamente veloce, il segnale “salta” da un nodo all’altro permettendo così all’organo bersaglio di rispondere quasi immediatamente all’impulso. La velocità è di circa 5 m/s. Sono cellule che, a differenza di altri tipi cellulari, una volta morti o danneggiati non si rigenerano causando gravi patologie neurodegenerative.

 

Nidificazione:insieme dei comportamenti che gli Uccelli mettono in atto per costruire il nido, riprodursi, allevare la prole.

 

Nomenclatura binomia: in biologia, convenzione per la quale per denominare una specie vivente si devono indicare nell’ordine, il nome del Genere (in maiuscolo), il nome della specie (in minuscolo), il tutto in corsivo e in latino (o in parole latinizzate).

Ontogenesi: l’ontogenesi, in Biologia, è l’insieme dei processi mediante i quali si compie lo sviluppo biologico e del singolo essere vivente (dall’embrione allo stadio adulto): dipende sia dal patrimonio genetico che lo caratterizza sia dall’ambiente nel quale il processo si svolge. L’ontogenesi è spesso messa in relazione con la filogenesi, ovvero l’evoluzione propria della specie a cui appartiene il singolo essere vivente. Si afferma che “l’ontogenesi ricapitola la filogenesi”: lo sviluppo biologico del singolo essere vivente ripercorre, soprattutto nelle prime fasi, il percorso evolutivo proprio della specie. In “Psicologia animale e comparata” (disciplina che studia e confronta la psicologia delle diverse specie animali), l’ontogenesi è l’insieme dei processi mediante i quali si compie lo sviluppo del comportamento, ossia le trasformazioni comportamentali che si susseguano durante tutta la vita dell’animale e le cause genetiche e ambientali che determinano tali modificazione.

 

Omocerca: aggettivo che sta ad indicare che i due lobi della pinna caudale di un pesce sono uguali in forma e dimensione (coda omocerca). Dal greco homós, uguale, e kérkos, coda.

 

Opercolo: struttura rigida (nei pesci, ad esempio, è costituita da tessuto osseo) e mobile, che ricopre una cavità o un apertura di un organismo animale o vegetale. In pratica è un
coperchio mobile.

 

Osseo: fatto di osso, un tessuto connettivo di sostegno specializzato. È costituito da cellule dette osteociti, che sono immerse in una sostanza amorfa intercellulare costituita da fibre di
collagene e da una matrice amorfa gelatinosa. Nel tessuto osseo la matrice è calcificata, contiene, cioè, delle sostanze inorganiche, come il calcio, che conferiscono a questo tessuto una notevole durezza.

 

Patina: Strato più o meno sottile di sostanza che si deposita su una superficie nascondendone o alterandone l’aspetto e il colore originari. Alterazione dello strato superficiale del colore che subiscono col tempo le opere d’arte, per l’azione della luce e degli agenti atmosferici.

 

Pelagico: aggettivo che definisce un organismo acquatico che vive la maggior parte del tempo lontano dai fondali. Si contrappone a bentonico. Dal greco pélago, mare.
Percolare: far passare (o passare: l’uso transitivo è raro) attraverso una sostanza o un filtro, generalmente solidi granulari.

 

Pesci Ossei: definizione comune dell’insieme dei pesci, appartenenti a Classi diverse, caratterizzati dall’avere uno scheletro osseo.

 

Pitture rupestri: Disegni e graffiti eseguiti sulle pareti delle grotte. A seconda del tipo di raffigurazione possiamo distinguere tre tipi di dipinti rupestri: scene di animali o di caccia, simboli astratti, profili di mani. I simboli astratti e le mani sembrano essere più antichi dei dipinti raffiguranti gli animali o le scene di caccia. I soggetti potevano essere incisi con un aculeo di porcospino o un bastoncino di legno, oppure si utilizzava la punta del dito intinto nel colore, o tamponi fatti con i peli degli animali o con del muschio, o, di nuovo, dei bastoncini di varia natura per tracciare le linee più sottili. I profili delle mani venivamo dipinti appoggiando la mano sulla parete e soffiandovi sopra del colore con l’ausilio di una cannuccia (un sottile osso cavo ad esempio). La parete poteva essere lasciata nuda, ma in alcuni casi veniva preparata con uno strato di argilla. I pigmenti utilizzati per fare i colori erano carbone, polveri di argilla, coloranti vegetali, ossidi di ferro, di manganese , ocre gialle o rosse. Sui leganti utilizzati per stendere questi colori si può dire molto poco: probabilmente erano sostanze organiche che nel corso dei millenni sono degradate ed è difficile trovarne traccia o riconoscerle. È possibile che si usasse della semplice acqua, quando il tipo di pigmento lo consentisse.

 

Placenta: struttura organica costituita da tessuto embrionale e dal rivestimento uterino materno che serve a fornire nutrimento e ossigeno all’embrione, e ad eliminare le sue scorie
metaboliche.

 

Planctofago: essere vivente che si nutre di plancton.

 

Plancton: insieme di animali e/o vegetali piccolissimi, a volte microscopici che vivono sospesi nelle acque dolci o marine.

 

Popolazione: gruppo di organismi della stessa specie che vivono contemporaneamente in una determinata area. Questi organismi, a meno delle differenza fra individuo ed individuo, condividono lo stesso patrimonio genetico e si riproducono fra loro.

 

Portanza: in un fluido il moto di un corpo genera una forza di risposta del fluido verso il corpo stesso. Tale forza ha sostanzialmente due componenti: la resistenza, che è parallela e
contraria al moto, e la portanza, che è perpendicolare al moto e spinge il corpo verso l’alto. Alcuni animali, come gli uccelli o gli squali hanno forme particolarmente adatte a sfruttare al meglio tale forza.

 

Primati: I primati (Primates, Linnaeus 1758) sono un ordine di mammiferi. A questo ordine appartiene la specie umana (Homo sapiens) insieme ad altre circa 300 specie.
I primati sono suddivisi nei due sottordini delle proscimmie, il gruppo più primitivo che comprende i lemuri del Madgascar e poche altre specie Africane e Asiatiche, e degli antropoidei, a loro volta suddivisi in scimmie del nuovo mondo (America tropicale) e scimmie del vecchio mondo (Africa e Asia). Tra i primati del vecchio mondo (Catarrhinae) si distinguono le scimmie ‘propriamente dette’ (che comprendono babbuini e macachi, per esempio) e le scimmie ‘antropomorfe’ (simili all’uomo), tra cui l’orango, il gorilla (Gorilla gorilla), lo scimpanzé comune (Pan troglodytes), il bonobo (Pan paniscus), e l’uomo.
I primati si sono evoluti inizialmente adattandosi ad una vita arboricola. Successivamente, alcuni gruppi (tra cui il nostro) sono passati ad una vita sul terreno. L’uomo è l’unico primate ancora esistente ad avere evoluto un’andatura stabilmente bipede. I primati, noti comunemente con il nome di scimmie, sono gli animali caratterizzati da arti plantigradi, la mano, e a volte anche il piede, è prensile con cinque dita con pollice opponibile provviste di unghie. Il muso si presenta appiattito e con occhi frontali, con visione cromatica e stereoscopica (percepiscono le corrette distanze e le tre dimensioni). La dentatura è completa. Il corpo è ricoperto da una pelliccia a volte di colore vivace.

 

Proteine: sono macromolecole costituite da unità più piccole dette amminoacidi legati tra loro tramite un legame definito peptidico. In base alla loro struttura possono svolgere funzioni diverse: se sono fibrose hanno funzione biomeccanica (esempio: costituiscono i peli, le unghie e lo strato superficiale della pelle e servono come difesa dall’esterno); se sono globulari (enzimi, ormoni, anticorpi) possono svolgere molteplici funzioni importanti per la cellula.

 

Radicali liberi: I radicali liberi sono atomi e molecole molto reattivi chimicamente che vengono prodotte anche quotidianamente da strutture cellulari (i mitocondri) durante reazioni biochimiche che utilizzano l’ossigeno per produrre energia. Tuttavia il nostro organismo presenta numerosi enzimi in grado di degradarli (gli antiossidanti) riducendo enormemente la loro potenziale dannosità. La loro pericolosità consiste nella capacità di legarsi a proteine, DNA, lipidi modificandone la struttura. Queste alterazioni a livello proteico e lipidico possono portare alla formazione di molecole prima innocue e poi altamente nocive che contribuiscono all’insorgenza di alcune patologie (es. i lipidi modificati dai radicali liberi, possono accumularsi sulle pareti dei vasi sanguigni avviando il processo di occlusione del vaso stesso e portando quindi all’aterosclerosi). I cambiamenti a livello del DNA sono ancora più pericolosi. Infatti se questi non vengono prontamente eliminati dai sistemi di correzione del DNA possono portare alla formazione dei tumori e all’insorgenza di patologie quali Alzheimer e Parkinson.

 

Raggi UV>: sono radiazioni elettromagnetiche che vengono distinte in UV-A (315-400 nm), UV-B (280-315 nm) e UV-C (100-280 nm). La loro pericolosità aumenta al diminuire della lunghezza d’onda quindi i raggi UV-C sono i più pericolosi. Per fortuna questi sono totalmente trattenuti dallo strato di ozono, gli UV-B sono trattenuti per il 95% mentre gli UV-A sono quelli che principalmente ci arrivano e che sono i grado di penetrare in profondità nella pelle arrivando a danneggiare il collagene e inducendo l’invecchiamento della cute. Gli UV-B sono invece i principali responsabili della formazione di tumori della pelle come i melanomi.

 

Recettori: sono delle proteine situate o a livello della membrana plasmatica (transmembrana) o all’interno della cellula (intracellulari) in grado di legarsi ad un fattore specifico detto ligando. Questo presenta una struttura in grado di legarsi ai propri recettori ma non a recettori di altri ligandi (hanno strutture diverse). In seguito al legame tra ligando e recettore, si avvia una trasmissione del segnale all’interno della cellula che provoca una risposta della cellula stessa. Ad esempio i farmaci si legano a specifici recettori che permettono al farmaco stesso di svolgere la propria funzione attraverso l’attivazione di una segnalazione cellulare.

 

Sacco vitellino: membrana extraembrionale, collegata all’embrione, contenente il nutrimento necessario al suo sviluppo.

 

Scaglie: piccole lamelle ossee che ricoprono la pelle dei pesci a scopo protettivo.

 

Selezione naturale: Ogni individuo di una specie animale o vegetale, è diverso da tutti gli altri (o quasi…). Ognuno ha una combinazione unica al mondo di caratteristiche (variabilità genetica, derivante da mutazioni genetiche casuali).
La selezione naturale è l’insieme di processi per cui individui della stessa popolazione con caratteristiche differenti ottengono un diverso successo riproduttivo. Le caratteristiche che tendono ad avvantaggiare la sopravvivenza e la riproduzione dell’individuo che le possiede rispetto ai suoi simili diventano, attraverso la selezione naturale, più frequenti di generazione in generazione. La selezione naturale avviene ad opera dell’ambiente (un termine molto generico che include tutto ciò con cui un individuo, o un gruppo di individui, interagisce nel corso della vita: clima, territorio, fonti di cibo, predatori, e gli altri individui della sua specie, a cominciare dai potenziali partner sessuali); essendo tutti diversi tra loro, gli individui hanno diversa capacità di utilizzare le risorse dell’ambiente, di sfuggire ai predatori che incontrano, di sopportare il clima locale, di conquistare un partner per la riproduzione, di accudire i propri piccoli, etc… L’ambiente quindi determina la capacità riproduttiva di ogni individuo.

 

Selezione sociale: La selezione sociale estende il concetto di selezione naturale ad un contesto sociologico in cui la società favorisce (o sfavorisce) comportamenti che portano ad un vantaggio adattativo (migliore adattamento) alla società stessa. La selezione sociale è quella parte della selezione naturale dovuta all’interazione con gli altri individui del proprio gruppo sociale. Una caratteristica, per esempio un modo di comportarsi, può essere favorevole per la riproduzione perché permette un interazione più proficua con gli altri. Per esempio, un individuo che tende a dividere equamente le risorse ottenute collaborando con gli altri, sarà scelto più spesso come compagno di lavoro, e potrà avere accesso a quelle risorse che non può avere lavorando da solo.

 

Semiconduttore: Sono sostanze che presentano una conduttività elettrica (cioè la proprietà di condurre corrente se sottoposti ad una differenza di potenziale, per esempio una batteria) intermedia tra quella dei conduttori e quella degli isolanti. Gli isolanti hanno una gap proibita abbastanza grande, mentre un metallo non ha gap. Un semiconduttore ha una piccola gap, abbastanza piccola da poter contribuire a una corrente se drogato (vedi drogaggio).

 

Serotonina: La serotonina è una molecola sintetizzata da particolari cellule dell’epitelio bronchiale e dell’apparato gastro-intestinale, ma che si trova in abbondanti quantità anche nelle piastrine (che la trasportano nell’organismo), nella milza e in vari neuroni.
Il nostro organismo la utilizza come messaggero del sistema nervoso per regolare il metabolismo e l’umore, ovvero ha un ruolo fondamentale nella gestione del sonno, della fame, dell’allegria e in generale della qualità della vita.
La serotonina oltre ad essere prodotta dal nostro organismo può essere assunta tramite cibi che ne sono particolarmente ricchi come ananas, kiwi, pomodori, noci, melanzane. In realtà il nostro cervello non è in grado di utilizzare la serotonina già pronta, ma ha bisogno dell’amminoacido suo precursore che viene poi trasformato da particolari neuroni nella molecola giusta con l’aiuto delle vitamine B e degli zuccheri. Questo amminoacido precursore (il tripofano) si trova invece nei latticini, nelle uova, nella pasta e nel cioccolato!

 

Sistema: in fisica e in matematica, ma in generale nel metodo scientifico, quando si vuole studiare un qualsiasi argomento si inizia sempre con il definire e separare da tutto il resto la parte, la zona sulla quale si vuole concentrare il nostro studio. Si chiama ambiente tutto ciò che circonda il sistema e ne rimane fuori anche se ovviamente può influenzarlo cambiandone le caratteristiche.
Ad esempio quando si vuole studiare il moto della Terra intorno al Sole ci concentriamo solo su una piccola porzione dell’intero Universo e la chiamiamo Sistema Solare, che è l’insieme che contiene la Terra, il Sole e gli altri otto pianeti, il resto dell’Universo è l’ambiente che circonda il nostro Sistema Solare.
Un sistema può essere un insieme di molti elementi (fisici o astratti) con caratteristiche differenti ma che interagiscono. Per descrivere le caratteristiche di questo insieme particolare non serve conoscere le leggi che governano ogni singolo elemento ma è sufficiente conoscere le relazioni che intercorrono fra le varie componenti e le leggi che regolano l’intero sistema. Nell’esempio del sistema solare, non è importante conoscere nei dettagli quante formiche, sassi, o acqua ci sono sulla terra, ma è sufficiente conoscere la massa di tutti i pianeti. Ecco perché il concetto di sistema è così utile e importante nelle scienze!

 

Sistema dinamico: un sistema dinamico è un modello matematico che descrive l’evoluzione nel tempo di una situazione che cambia, ovvero dello stato di un sistema fisico, biologico, economico e così via.  Un sistema dinamico esprime la variabilità di uno stato nel tempo. Nei sistemi dinamici, lo stato di un sistema è rappresentato matematicamente come un punto in uno spazio vettoriale di n dimensioni dove n è il numero di variabili in gioco. Ad esempio, se il nostro sistema dinamico è una tavola da biliardo, il suo stato è determinato dall’insieme dei numeri che individuano la posizione e la velocità di ciascuna pallina.

 

Sistema della linea lataerale: i fianchi dei pesci sono percorsi da un canale (visibile dall’esterno) ripieno di acqua, in cui sono immerse delle cellule ciliate, i neuromasti, in grado di percepire le variazioni di pressione prodotte nell’acqua dai corpi in movimento.

 

Sistema vestibolare: è una struttura presente nell’orecchio interno dei vertebrati che permette loro, grazie a particolari cellule modificate immerse in un liquido che riempie le cavità del labirinto, di mantenere equilibrio ed orientamento.

 

Sostanze radioattive: Sono quegli elementi naturali che mutano la loro composizione atomica finché non ne raggiungono una stabile, ovvero una in cui le forze all’interno del nucleo sono bilanciate; durante questa trasformazione (attività radioattiva), un isotopo emette particelle atomiche. Il nome radioattività fu usato per la prima volta da Marie Curie durante i suoi celebri esperimenti alla fine del XIX secolo, che coinvolgevano proprio l’elemento denominato Radio.

 

Specie: unità fondamentale della classificazione dei viventi. Appartengono alla stessa specie quegli organismi che hanno caratteri morfologici, biologici, genetici ed evolutivi uguali, e che si riproducono fra loro generando prole fertile.

 

Strumenti litici: si tratta di strumenti per levigare le pelli, tagliare la carne, pestare semi … che l’uomo otteneva lavorando la pietra, grazie all’ausilio di altre pietre! Litico, infatti, deriva dalla parola greca lithos, “pietra”, ed è il suffisso per altre parole come, ad esempio, “paleolitico”: pietra antica. Il paleolitico è il periodo della preistoria in cui i primi ominidi, fino all’uomo moderno, iniziano ad usare e produrre strumenti in pietra.

 

Svernamento: permanenza di un organismo in un luogo o in una condizione che lo aiuta a superare la stagione invernale.

 

Tassidermizzati: si dice di animali che, da morti, vengono sottoposti ad un procedimento particolare che consente la conservazione dell’involucro del loro corpo. Per l’esposizione nei musei (nei quali, per legge, è possibile detenere animali tassidermizzati) si usano manichini armati e articolati, e imbottiture che conferiscono all’animale un aspetto vivo; altrimenti si conserva la loro pelle.

 

Tasso di decadimento: Le trasformazioni citate per gli isotopi instabili vengono chiamate decadimenti in Fisica; il tasso di decadimento è una misura del tempo impiegato da un campione di isotopi dell’elemento considerato a trasformarsi (decadere). Una misura comunemente utilizzata è il cosiddetto tempo di dimezzamento, ovvero il tempo in cui la metà degli atomi componenti il suddetto campione decade.

 

Tassonomico: relativo alla tassonomia, la scienza della classificazione degli esseri viventi.

 

Teoria dell’impatto gigante: secondo la Teoria dell’impatto gigante, durante la formazione del Sistema Solare un corpo celeste di dimensioni del pianeta Marte si sarebbe scontrato con la Terra, ancora in formazione, rimescolandone crosta e mantello. In seguito all’urto, il nucleo del corpo impattante si sarebbe aggregato alla Terra, mentre i frammenti del suo mantello si sarebbero riuniti in orbita, assieme a frammenti terrestri, per formare la Luna. Questa al momento è una delle ipotesi più accreditate tra gli scienziati.

 

Telemetria satellitare: ecnica di misurazione della posizione di un oggetto attraverso l’uso di radioriceventi e radiotrasmittenti terrestri e satellitari.

 

Termica: colonna d’aria riscaldata dal sole che diventa meno densa di quella fredda circostante, e che per galleggiamento inizia a salire. Si forma così un vento diretto verso l’alto. È il meccanismo che viene usato da alcuni Uccelli migratori terrestri dalle ali lunghe e larghe per salire di quota. Viene ugualmente sfruttato dagli alianti.

 

Terre alte lunari: Le terre alte vengono anche indicate come “altipiani” e appaiono come regioni più chiare. Le terre alte sono densamente craterizzate e rappresentano le zone più antiche della crosta lunare. Costituiscono più dell’80% della superficie lunare: occupando gran parte della faccia visibile dalla Terra e la quasi totalità di quella nascosta.

 

Territorio: area difesa da uno o più individui della stessa specie contro l’intrusione di altri individui di tale specie non appartenenti al gruppo, o di altre specie. Questa area contiene le risorse indispensabili alla sopravvivenza dell’individuo o del gruppo, e al loro successo riproduttivo.

 

Turbolenza:  è un esempio di sistema dinamico  (non lineare) caotico, descritto da complesse equazioni e che dipendono fortemente dalle condizioni iniziali: questo significa che lo stesso esperimento può dunque essere ripetuto più volte ottenendo risultati finali ogni volta differenti. Le turbolenze più comuni con le quali abbiamo a che fare sono quelle dei liquidi, ad esempio i vortici che si creano quando scorrono velocemente, o quelle dell’atmosfera che si avvertono a volte durante i voli in aereo.

 

Uomo di Neanderthal: Membro del genere Homo vissuto circa tra 400.000 e 30.000 anni fa in Europa, in Medio Oriente e nell’Asia sud-occidentale e centrale. Molto simile all’uomo moderno per le dimensioni del cranio e per la struttura fisica, presenta tuttavia delle differenze tali da collocarlo in un altro gruppo tassonomico. Pare essersi originato dall’Homo erectus, poiché sono stati trovati resti di ominidi, all’interno del suo areale, che presentavano strutture intermedie tra le due specie. Sulla classificazione ci sono tuttavia ancora delle perplessità, in quanto moderni studi di genetica hanno dimostrato che nel DNA dell’uomo moderno è presente una piccola parte di DNA neandertaliano. Per cui, se vogliamo accettare la classica definizione di specie, i due ominidi non si sarebbero dovuto riprodurre dando vita a prole fertile, cioè non dovrebbero esserci dei discendenti dell’uomo di Neanderthal oggi. La verità è che queste definizioni, alla luce della genetica, devono essere riviste. Ma per cautela è meglio parlare di “uomo di Neanderthal”, piuttosto che di Homo neanderthalensis.

 

Uomo moderno: Membro del genere Homo, attualmente vivente e ad oggi diffuso praticamente in tutto il mondo. Per “uomo moderno” in archeologia e paleontologia si intende l’uomo anatomicamente moderno, ovvero la specie Homo sapiens. Poiché: 1. non dobbiamo immaginarci l’uomo moderno esattamente identico a noi, uomini del XXI secolo; 2. non si è ancora certi al 100 % che si tratti di una specie monospecifica – qualcuno ritiene che sia esistita una sottospecie denominata Homo sapiens idaltu, estinta; quindi noi ci dovremmo più correttamente definire Homo sapiens sapiens; 3.moderne ricerche nel campo della genetica confermerebbero la presenza di DNA neandertaliano (dell’uomo di Neanderthal) nelle attuali popolazioni extra africane di uomo, e di DNA denisovaiano (dell’uomo di Denisova) in alcune popolazioni orientali, altre due specie del genere Homo, che secondo la definizione stessa di specie non si sarebbero potute incrociare con l’Homo sapiens generando prole fertile …è più cauto, quindi, per i non addetti ai lavori, riferirsi più genericamente all’uomo moderno, all’uomo di Neanderthal, e all’uomo di Denisova, piuttosto che utilizzare nomi scientifici per tali specie.

 

Utero: organo femminile deputato ad accogliere uova fecondate ed embrioni, e a consentirne lo sviluppo fino alla nascita.

 

Velocità del suono: La velocità del suono è la velocità con cui le onde sonore si propagano in un certo ambiente, detto mezzo. La velocità del suono varia a seconda del mezzo: ad esempio è maggiore nell’acqua che non nell’aria. Anche la variazione delle caratteristiche del mezzo in cui si propaga, come ad esempio la temperatura, possono far cambiare la velocità del suono. Nell’aria, la velocità del suono è di 331,5 m/s a 0 °C e di 343 m/s a 20 °C.

 

Vescica natatoria: organo idrostatico dei pesci ossei situato al di sopra dell’intestino. A seconda di quanto viene riempito di gas (ossigeno, azoto e anidride carbonica), il pesce può salire, scendere o galleggiare nell’acqua.