Viaggio tra i colori e i profumi di un tempo lontano

Un’avventura vissuta in un tempo talmente lontano da sembrare totalmente frutto di una mente fantasiosa. Eppure la vita pienamente vissuta dalle tribù a contatto con la natura -con un mondo fatto di “colori, canti, profumi, suoni”- fa parte della nostra storia.
Iaia delle isole, romanzo di Emanuela Alberti per Graus Editore è un vero e proprio libro di avventura e un giallo al tempo stesso. Come spiega la sua stessa autrice, le isole del Cerchio in cui la storia è ambientata, sono una riproduzione delle isole Cicladi nel 2500 a.C. Emanuela Alberti infatti, conosce bene non solo la Grecia, ma anche le società antiche e può permettersi di mescolare elementi storici e fantastici. Nonostante la bellezza dei luoghi descritti e la pace che ne traspare, lotte di potere tra famiglie dominanti, sopraffazioni e misteri si celano nella serena atmosfera che anche il lettore respira viaggiando tra quelle isole.

Iaia è una bambina di undici anni e vive sull’isola di Gusciocavo, nell’arcipelago del Cerchio. Sarà lei, insieme al suo inseparabile amico Didi e Mara, la guaritrice, a trovare il corpo di Cielo di Vento, figlio del capo dell’isola di Sottomonte giunto a Gusciocavo per sposare Spumabella, la figlia del capo Molte Nuvole. Sarà a seguito dell’omicidio che il papà di Iaia deciderà di intraprendere un viaggio alla ricerca della verità portando con sé la sua famiglia e Ghigno, il giovane maestro scultore, mai accettato dalla comunità di Gusciocavo e accusato dell’omicidio di Cielo di Vento. Il viaggio non solo sarà utile a rivelare il nome dell’assassino, ma anche a decifrare una serie di misteri celati sotto la bellezza e la pace delle isole del Cerchio.

La storia ha un ritmo incalzante, d’altronde si è alla ricerca di un assassino e il lettore partecipa alle ricerche dei piccoli Iaia e Didi e delle loro famiglie. I personaggi sono forse troppi e con nomi tutti simili e non molto facili da ricordare, ma per fortuna una legenda con personaggi e luoghi, posta alla fine del libro, viene in aiuto del lettore. Centrale il ruolo delle donne, parte integrante delle indagini, delle ricerche e del viaggio, ma anche dei bambini veri e propri piccoli detective coraggiosi. Una volta entrati nel meccanismo non è poi così difficile svelare il mistero che vi è dietro l’isola di Gusciocavo. Il viaggio che Iaia, Didi e i suoi intraprendono è una vera e propria scoperta di valori fondamentali come la verità e la libertà. Significativo e bello il modo con cui la gente di Gusciocavo rivendica tali valori e se ne riappropria: con una gara, una semplice gara di canoa, senza l’uso della violenza, ma con l’astuzia e l’intelligenza di un popolo che è sicuro delle sue capacità e che soprattutto riesce a fare comunità. Anche in questo, Iaia delle isole si rivela un’avventura davvero lontana dal nostro tempo, ma proprio per questo bella da raccontare.