Morricone all’Americana
Quest’album nato dalla passione per le musiche del “nostro” premio Oscar Ennio Morricone è un omaggio, ma anche un’ ottima trovata. Gli artefici di questo progetto sono personaggi distanti, ma poi neanche così tanto. Danger Mouse è un produttore americano, ma anche un musicista e compositore famoso soprattutto per essere il creatore dei Gnarls Barkley, che qualche estate fa spopolarono con il singolo “gone Daddy gone”. Daniele Luppi invece è un padovano emigrato a cercar fortuna in America, riuscendo col tempo a farsi un nome come produttore.
I due s’incontrano per caso durante le registrazioni di un disco al quale collaboravano entrambi e parlando del più e del meno, scoprono d’avere la stessa identica passione per le colonne sonore del maestro Morricone. Lasciano maturare l’idea di scrivere un disco ispirandosi alle atmosfere Morriconiane e dopo un paio d’anni di ricerche e studio iniziano a lavorare alla realizzazione.
Per dare più visibilità alla cosa chiedono a Jack White e Norah Jones di unirsi al progetto e cantare alcune tracce del disco e si chiudono negli storici studi del Forum a Roma. Storici perchè fu proprio Morricone colui che li inventò e li rese famosi negli anni ’70. Per rendere l’atmosfera il più vicina possibile all’originale ingaggiano anche Alessandro Alessandroni, colui che “fischiava” nelle famose colonne sonore scritte per i western di Sergio Leone. I suoni tutti acustici degli archi e i giri di chitarra classica suonano molto simili.
L’unica cosa che mancava a questa colonna sonora erano delle immagini alle quali potesse essere aggiunta. Ma navigando l’altro giorno scopro che gli sviluppatori di Google hanno deciso di lanciare il loro nuovo motore grafico (purtroppo supportato solo per il browser google: chrome), creando un cortometraggio interattivo chiamato: “3 Dreams of Black” e che per colonna sonora hanno deciso d’usare le musiche di Rome. Quindi vi consiglio di andare a vedere il corto e poi magari, se vi piacerà, anche il resto del disco.