Una notizia breve ma significativa: ogni giorno sul web vengono pubblicati 1.000.000 di selfie, i “celebri” autoritratti scattati quasi sempre con il telefonino e condivisi in Rete. Ritratti in pose più o meno probabili e postati per far vedere al mondo, narcisisticamente, se stessi e un pezzo della propria vita, un frammento del proprio vissuto.

Questa montagna di autoritratti viene pubblicata principalmente sui social network: face book, whatsapp e twitter in primis. Il paese più attivo da questo punto di vista è l’Australia, mentre la fascia di età più soggetta a questa moda è quella 18-24 anni.

Infine, il dato più rappresentativo di un fenomeno che rende palese l’atteggiamento di autoreferenzialità di cui siamo vittime in questo momento storico, è quello secondo cui il 36% di tutti i selfie viene ritoccato al computer prima di essere pubblicato. Perché? perché molte persone sentono il bisogno di costruirsi un’immagine ideale da presentare allo sguardo e al giudizio degli altri. “La vita sulla schermo” che fingono, con più o meno consapevolezza, di condurre è ben diversa però dalla loro reale esistenza, spesso di gran lunga più comune e monotona di quella che si esibisce online.

Il selfie comunque non risparmia nessuno, come si può constatare dall’immagine di copertina dell’articolo!