Nel giorno della sua morte, vogliamo ricordare la poesia che lesse ogni giorno in carcere, per 27 anni. Tradotta dall’inglese:

 

Invictus

Dal profondo della notte che mi avvolge,

nera come un pozzo da un polo all’altro,

ringrazio qualunque dio esista Per la mia anima invincibile.

Nella feroce morsa delle circostanze non ho arretrato né gridato.

Sotto i colpi d’ascia della sorte il mio capo è sanguinante, ma non chino.

Oltre questo luogo d’ira e lacrime incombe il solo orrore delle ombre,

e ancora la minaccia degli anni mi trova e mi troverà senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,

quanto piena di castighi la vita, io sono il padrone del mio destino:

io sono il capitano della mia anima.

 

Amanti del software libero, poi ci piace pubblicare un filmato (preso da youtube) in cui Mandela spiega il significato del termine Ubuntu. Una vera e propria filosofia di vita, sintetizzata dalla frase:

“Io sono quello che sono per quello che tutti siamo”