Riceviamo e pubblichiamo dal giovane Mattia Siviero (15 anni) un articolo che afferma con forza il valore dell’istruzione, fondamento di ogni tipo di crescita, personale e professionale. Siamo contenti di dare modo a queste parole di raggiungere un pubblico più vasto, anche se siamo certi che esse meriterebbero una diffusione ancora maggiore e che venissero lette da ogni rappresentante della classe dirigente di questo Paese che non investe risorse adeguate in questo imprescindibile settore: 4,2% del PIL investito in istruzione nel 2012, contro il 5,3% della media UE; due milioni e mezzo (26% del totale) di giovani tra 15 e 29 anni non inseriti in un percorso scolastico e/o formativo e neppure impegnati in un’attività lavorativa (dati ISTAT).
“L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti per cambiare il mondo”. Questa citazione di Nelson Mandela (premio Nobel per la pace e lottatore anti-apartheid) ci fa capire che l’istruzione è parte fondamentale dell’esistenza dell’uomo e solo possedendola si possono fare grandi cose.
Alcune persone pensano che l’istruzione non sia fondamentale e che si possa vivere semplicemente grazie all’uso di nostre caratteristiche primordiali ovvero l’istinto e l’esperienza.
Sì, è vero che l’esperienza e l’istinto sono molto importanti per vivere ma lo è ancora di più la conoscenza grazie alla quale possiamo continuamente svilupparci e innovarci.
Quindi l’istruzione è molto importante perché è uno strumento per: socializzare, per esempio a scuola facciamo nuove conoscenze e amicizie ma grazie alla conoscenza abbiamo più argomentazioni su cui discutere anche al di fuori della scuola.
La conoscenza può servire anche a trovare lavoro: infatti di questi tempi dove è molto difficile trovare un’occupazione soprattutto per i giovani, un datore di lavoro sarà più propenso ad assumere un ragazzo, che oltre a saper far quel lavoro, avrà anche una cultura generale molto vasta ricevuta grazie ad una ade-guata istruzione.
Possiamo acquisire dei valori molto importanti come l’educazione e il rispetto, per esempio a scuola gli a-lunni si alzano in piedi per salutare la Professoressa o il professore quando entra in classe e si rivolge dando esclusivamente del Lei. Senza questi valori le persone rischiano di “cadere” nell’inciviltà come è successo qualche giorno fa nella capitale italiana: alcuni tifosi di una squadra olandese (ovvero il Feyenord) hanno recato danni ingenti a Piazza di Spagna e ai suoi monumenti, irrispettosi della storia e dei beni culturali di Roma.
L’istruzione dà conoscenza e senza conoscenza si è ignoranti, così facendo è facile essere manipolati e non si ha abbastanza cultura per poter pensar da soli. Invece quando si ha la conoscenza si è liberi di pensare con la propria testa senza credere a tutto quello che ci viene detto e senza dover emulare gli altri. Per e-sempio per i politici è molto più semplice governare un popolo ignorante, ovvero che crede a tutto quello che gli si dice invece di un popolo colto e capace di pensare con la propria testa e che non crede a tutte le promesse irrealistiche fatte dai Capi di Stato.
Si possono anche sventare truffe ai propri danni da parte di individui loschi grazie alla conoscenza: molte persone credono di poter guarire da alcune malattie grazie a dei maghi o di poter parlare con parenti de-funti grazie a dei sensitivi; invece chi possiede maggior conoscenza non si fa trarre in inganno da questi truffatori.
L’istruzione aiuta a sviluppare anche la capacità critica e quindi a verificare sempre la realtà delle notizie ed a non credere a tutto quello che si legge su Internet dove girano molte notizie false e senza alcun fonda-mento.
L’istruzione è inoltre il “motore” principale per l’innovazione e l’evoluzione della nostra società, infatti gra-zie alla conoscenza possiamo inventare nuovi oggetti, sperimentare nuove cure e vivere meglio.
Noi, oggi, abbiamo case robuste in mattoni, energia elettrica, oggetti tecnologici, automobili, medicine e molti comfort che ci hanno permesso di vivere in modo migliore rispetto a qualche secolo fa unicamente grazie all’istruzione.
Per concludere, l’istruzione è fondamentale per la nostra vita, ma non tutti hanno la fortuna di riceverla come succede ai bambini poveri del Terzo mondo, quindi dobbiamo farne tesoro e non dobbiamo mai perdere la “fame” di conoscenza.
Mattia Siviero