Mirella Delfini intervistata per la manifestazione “Curiosità, ricerca, irriverenza”
Nel giorno della festa per Liberazione, durante la settima edizione della manifestazione “Curiosità, ricerca, irriverenza”, la scrittrice ottantottenne Mirella Delfini, al centro anziani di Frascati, ha raccontato la sua esperienza durante la Resistenza nella seconda guerra mondiale.
Mirella Delfini è una giornalista-scrittrice che ha inventato un nuovo genere letterario: letteratura umoristica di divulgazione scientifica. Ha scritto anche molti libri, tra i quali: “Andrà tutto bene”, “Insetto sarai tu”, “La vita segreta dei piccoli abitanti del mare”. Ha idee molto chiare ed è molto sicura di sé. Crede che se non si ha coraggio non si vive la vita.
Ecco le sue affermazioni: “La dittatura di Mussolini non era una vera e propria dittatura, anzi faceva un po’ ridere. Mussolini ci faceva regali e giocava con i bambini, ma alla fine era solo sotto il comando di Hitler. In casa mia c’erano armi ovunque, anche in camera mia. Per esempio dietro dei quadri religiosi, sotto i cuscini e sotto terra, erano nascosti pistole e mitragliatrici. Nella mia famiglia solo mio zio era anti-fascista, tutti gli altri erano nazi-fascisti. Le armi mi divertivano, le smontavo e le rimontavo, non ne avevo paura, infatti ci dormivo sopra ed ero scomodissima. Appena cominciò la guerra non capivamo cosa succedeva, mia sorella piccola di cinque anni diceva <<abbiamo vinto la guerra>> ed io le dicevo che aveva ragione”.
La signora Delfini afferma che l’Italia è il paese più bello del mondo, con il bene culturale più importante e antico di tutti, ma tutto ciò non viene valorizzato dalla politica.
L’intervista è stata portata a termine grazie alla collaborazione della professoressa Clara Gratton e della signora Mirella Delfini.
Gruppo 2: Francesco Corvaglia, Julien Scipioni, Simone Bucciarelli, Marco Tosti